Stai impostando la tua campagna di volantinaggio?
Scopri come ottenere il massimo dalla distribuzione del tuo volantino.
L’argomento che tratteremo oggi è una questione abbastanza spinosa, che da anni crea problemi tra amministratori, condomini e agenzie che distribuiscono volantini.
Molti titolari e/o venditori delle agenzie di volantinaggio promettono che la distribuzione avverrà nelle cassette personali (per intenderci, quelle con nome e cognome) e non nelle tasche della pubblicità condominiale, e questo spesso li aiuta a portare un contratto a casa.
In realtà, questo metodo è impossibile da realizzare, ma soprattutto è una pratica illegale, e adesso ti spiego il perché.
La risposta è SI e NO.
Il decreto legislativo del 196/2006, impedisce di compiere questa operazione, che punisce con multe salatissime sia l’agenzia incaricata che il soggetto raffigurato nel volantino.
Se stai pensando: “Ma chi mai potrebbe segnalarmi, sono tutti miei clienti!”, ti posso assicurare che se qualche tuo concorrente è a conoscenza del decreto legislativo, può tranquillamente fotografare il tuo volantino posto erroneamente e portare le prove fotografiche alla polizia locale.
In questo modo ti farà uno sgambetto bello e buono e tu dovrai PAGARE la multa!
In questo caso, come riportato nella Costituzione Italiana, nell’articolo 41 si riconosce la libertà di iniziativa privata. Quindi la distribuzione di materiale per promuovere un’attività, un cambio di gestione o altro, è legittima.
In conclusione, il distributore, in mancanza della tasca per la pubblicità condominiale, può inserire i volantini nella buca personale.
Se un’agenzia ti promette di inserire i volantini nella cassetta personale di ogni famiglia, inizia a farti qualche domanda! Di sicuro ti stanno prendendo in giro, e se (quelle rare volte che riusciranno a farlo) imbucassero davvero i volantini singolarmente, andresti incontro a multe salatissime!
Quindi, la promessa di imbucare i volantini singolarmente è assolutamente impossibile da mantenere.
Innanzitutto, dove non esiste la cassetta con la dicitura “PUBBLICITÀ”, non ci sono altri modi per mettere i volantini, e quindi in questo caso si può fare e in effetti lo fanno tutti.
La parte fasulla della promessa arriva quando ci troviamo davanti ad un portone dove invece la cassetta della pubblicità esterna è presente.
A questo punto i dipendenti dell’azienda, per aggirare il fatto che la distribuzione nelle cassette personali sia illegale, dovrebbero entrare con una scusa nel portone, spacciandosi per il postino.
Ovviamente spacciarsi per un’altra persona è illegale! E poi quasi nessuno apre il portone se non è sicuro al 100% di chi ha davanti.
In quel caso il distributore non potrà fare altro che inserire i volantini nella cassetta della PUBBLICITÀ.
Non farti FREGARE da chi ti promette la Luna!
Ci vediamo al prossimo articolo!
P.S. Se non hai ancora scaricato il nostro e-book che ti aiuterà a scoprire“I segreti per scoprire se stanno distribuendo REALMENTE e IN MODO CORRETTO i tuoi volantini!” ti consiglio vivamente di farlo adesso!
Ti eviterà di perdere tanto tempo e soldi con agenzie scorrette e imparerai a riconoscere quelle che lavorano in maniera CORRETTA!
Scopri come ottenere il massimo dalla distribuzione del tuo volantino.
5 Comments
Se avessi letto questo articolo prima forse mi sarei evitato una multa di 600 eurozzi dalla municipale di Milano…
Ovviamente come in tutti i mestieri anche nel vostro c’è chi lo fa da improvvisato ma poi chi ne paga le conseguenze siamo noi imprenditori…
Ciao Franco,
Purtroppo è una battaglia che stiamo combattendo quella contro gli improvvisati.
Continua a seguirci prima o poi arriveremo anche a Milano ?
Ciao Gianni,
La risposta alla tua domanda è “dipende”.
Dipende perchè alcuni comuni la impongono come tassa sulla pubblicità quindi se hai un ritorno economico da questa pubblicità devi necessariamente pagare la tassa.
Quindi non avendo scopo di lucro non dovresti pagarla.
Altri comuni invece la impongono come tassa per garantire un servizio celere da parte della società incaricata per la pulizia delle strade.
In questo caso sarai costretto a pagarla.
Il mio consiglio è di affidarti ad un’agenzia specializzata che gestirà tutte le pratiche del caso onde evitare spiacevoli sanzioni.
Buona giornata
Caro Andrea
si parla troppo spesso di decreti legislativi e articoli della costituzione nonchè di infrazioni del codice penale se si entra in un portone al cui esterno vige una cassetta condominiale, ma benchè pratico di ricerche web e informandomi direttamente ad uno studio di avvocati, non sono mai riuscito a trovare esplicitamente il nocciolo in questione, e cioè il decreto vero e proprio che mi vieta di suonare il campanello, presentarmi a nome del cliente e affidarmi alla benevola volontà di chi mi risponde, a farmi entrare per inserire la pubblicità internamente al portone a dispetto della cassetta esterna/cestino della carta o del cartello di divieto che secondo me fino a prova contraria viene abusivamente utilizzato. In poche parole, io credo, che se ti vogliono aprire i condomini ti aprono e sei autorizzato ad entrare, se no baypassi ad altro civico. Mi puoi gentilmente fornire estratto del decreto legge che io ingenuamente continuo a non trovare ? Grazie
Ciao Claudio,
innanzitutto ti ringrazio per il commento.
Partiamo da un presupposto, se qualcuno mi apre in un condominio di 100 famiglie non è detto che tutte le 100 famiglie vogliano la pubblicità nella buca personale essendoci una cassetta dedicata alla pubblicità.
Ad ogni modo l’articolo 23 del decreto legislativo 196/2006, vieta l’inserimento nella buca-lettere dépliant, volantini e materiale pubblicitario, a meno che il distributore non chieda prima il permesso all’amministratore del palazzo, ad eccezione degli stampati postali, pena la denuncia al Garante per la protezione dei dati personali e l’obbligo per i trasgressori di pagare le sanzioni previste a norma di legge.
Rimango a tua disposizione.
Buona giornata